sabato 17 dicembre 2016

Nilza Costa on Rebel Base!

Nilza Costa - Roots (FonoFabrique) For the successor of her 2014 effort 'Revolution, Rivoluzione, Revolução', Nilza Costa focused on her African roots ('Ya Ti Aye') and the plight of the many refugees who continue to flood Italy's coasts - Nilza lives and works in Bologna - haven't left her indifferent either ('Clandestino', 'Viagem'). And of course the candomblé-religion remains a great source of inspiration a well (opner 'Atoto', 'Onissaure', 'Triad', 'Adupé'). The influences from reggae and samba seem to have disappeared and instead we mostly get jazz ('Ya Ti Aye', 'Triade')

mercoledì 5 ottobre 2016

"Roots", the new album of Nilza Costa

"Roots" is the second album of the brazilian singer Nilza Costa, and it will be released in October 2016, by the FonoFabrique label. The ten songs of the album narrate with melancholy, religiousness and poetry - but also with a strong dose of hope - the meaning of life of men and women torn from their homeland. Throughout the entire album the Africanness of the singer's origins shines clearly, and it is artfully blended with some AfroJazz arrangements and with the Yoruba language, that characterizes its ancestry, its spirituality and its driving and pervasive force. The disc was produced by Studio SoundLab, a cultural organization in Bologna, and by the band who accompanies the artist in her concerts: the drummer Roberto Rossi, who also worked at the arrangements, Federico Codicé and Alberto Irrera.

domenica 17 luglio 2016

Nu Guinea - The Tony Allen Experiments

Nu Guinea - The Tony Allen Experiments

Afrobeat Makers Series Vol.III


Afrobeat Makers Series della Comet, label parigina, giunge al volume III affidando la guida a Nu Guinea il compito di rielaborare i pattern ritmici di Tony Allen. Il duo, oltre a rielaborare le ritmiche del Maestro dell’Afrobeat, ne muta il concept: finora affidato a vari dj e producer di ambito underground, con uno stile molto più simile a strumentali Hip-Hop che a Jazz contemporaneo e contaminato, Afrobeat Makers si manifesta come un lavoro ormai maturo, di ampio respiro ed equilibrio.
I due si tuffano (ingordi) nel mare poliritmico chiamato Allen, dalle parti della Nigeria o giù di lì; ci sguazza oltremodo riuscendo a dare un nuovo suono alle inconfondibili frasi del batterista nigeriano.
La cura del suono è quasi maniacale, come si addice a dei produttori di eccellenza come
Nu Guinea.
L’opera risulta così rispettosa del passato ma allo stesso momento attenta a soddisfare le orecchie più raffinate e forse poco avvezze ai suoni più grezzi autenticamente
Afro (vedi Fela Kuti e Africa ‘70).
Il III volume esordisce con una breve suite introduttiva dove i synth, senza mai strafare, detengono in quasi tutto l’album una posizione predominante ma ben bilanciata.
Fisiologico poi il richiamo di certi brani (Ta Storm e la seguente Phunkhysteria) all’era Afro-Funk o
Cosmic Music, che imperversava in certe discoteche del nord Italia a cavallo degli anni ‘80/’90, grazie a dj come Loda, Baldelli, l’Ebreo e molti altri che suonavano quei dischi d’oltreoceano nelle loro serate. In tutto l’album il contrappeso tra le ritmiche sincopate e il levare di Allen, le discese e le lente risalite dei synth, ben si coniugano con l’House (vedi Howls, ma senza cassa in quattro), con la Tribal, con un retrogusto dal sapore psychedelic Funk (Cymande?).
Risulta evidente la passione del duo per il
Funk in tutte le sue accezioni che in questa loro ultima produzione si rigenera e ri-attualizza contaminandosi e sovrapponendosi a culture musicali che, in questo caso, ritrovano la radice comune Black, generando così una splendida creatura che potrebbe anche soddisfare qualche amante della World Music.
Risultando particolarmente piacevole, si consiglia l’ascolto su vinile in compagnia di una bottiglia di
Falanghina Roccamonfina Villa Matilde.




giovedì 30 giugno 2016

Nilza Costa

Foto del Live di Nilza Costa del 23 Giugno allo Studio SoundLab di Bologna


Nilza Costa:           Voce
Federico Codicè:   Chitarra
Red Rossi:             Batteria
Pippi Dimonte       Contrabbasso

Foto di Daniela Guccini











                                 






lunedì 13 giugno 2016

martedì 31 maggio 2016

Ad “ANIMAJAZZ" di Bruno Pollacci, Mercoledì 1 Giugno in onda alle 21:00 il PIPPI DIMONTE 5et, che proporrà “Pastis”, una composizione originale tratta dall' album “Hieronymous”.



venerdì 20 maggio 2016

FonoFabrique & Music Market/16 Sabato 21 Maggio 2016, Parco del Cavaticcio, Bologna. 

Vi aspettiamo numerosi per una giornata di musica!


mercoledì 18 maggio 2016

                      Pippi Dimonte 5et, live@Teatrelli, Bucharest

                      Bucharest International Jazz Competition





martedì 10 maggio 2016









                                 LOCAL CONTAMINATION N°5








- Vinyl set:
Major Axis (Habitat)
Jackson Bennet (Habitat)
Ai piatti i fondatori di una delle ottime programmazioni musicali cittadine per un ascolto seral-notturno nell'open space di Mint Sound.

- Nuove uscite nell'area Mint Sound.

- Esposizione artistica con lavori di Janine Billy:

Per quanto dietro il lavoro fotografico di Janine Billy le citazioni artistico-culturali potebbero essere innumerevoli e variegate, è chiaro che la sua ricerca stilistica si muove tra due fronti i cui confini sono ben evidenti.
Da un lato vi è senza dubbio l’approccio fotogiornalistico caratteristico della fotografia di Henri Cartier- Bresson, dall’altro è evidente il sentimento tragico quale elemento inconfondibile dei lavori di Diane Arbus.
I soggetti immortalati nei suoi scatti sono carichi di una tensione emotiva disarmante, condizione possibile grazie al saggio uso dei toni chiaroscurali; qui il bianco e nero scelto appositivamente per questa sessione di foto sembra ricordare la pittura teatrale Caravaggesca, quasi tutti i soggetti si stagliano dal fondo nero per mettersi in luce, abbagliati dal loro dramma esistenziale e dalla loro solitudine.
Queste Immagini nascondono un carattere letterario, qui entra in gioco la capacità descrittiva dell’artista nel cogliere tutte le sfumature, non solo fisiognomiche ma sopratutto caratteriali dei personaggi intrappolati in una dimensione ignota. L’approccio fotografico che Janine instaura con il soggetto/i è di tipo prettamente intimistico, la sua fotografia si oppone alla ricerca statica e falsata caratteristica della fotografia di posa, in nome di un sentimento profondamente più sincero.
Tutto ciò è possibile grazie alla capacità di spiazzare i soggetti ritratti, di “prenderli alla sprovvista” come lei stessa afferma, e alla capacità di indagare sottopelle degli attori, demascherandoli, elemento fondamentale per una descrizione meno alterata possibile dei personaggi.
Coglie così la parte piu vera del loro essere, mette a nudo il loro dramma soggettivo, li coglie avvolti in tutta la loro fragilità, immersi in tutte le loro paure, all’ombra della loro solitudine, tutti questi fattori concorrono insieme nel mettere lo spettatore non proprio a suo agio.
Testo a cura di David C. Sorrenti.



art.tra.rat@gmail.com (David C. Sorrenti)


Music, pop corn, &...

martedì 19 aprile 2016







- Vinyl set:

K-1
Born in Tehran, Keyvan Moosavi aka K-1.
Started his career with electronic dance music at the age of 21 in his hometown. Right now in Europe. His music is currently running on house - techno but he is always looking for the Good mood with underground sounds.

h 22.00
- Live:
TORAKIKI
Alessandro Rizzato (monomi, synth), Giacomo Giunchedi (basso, synth) e Kevin Parrino (synth, drums, tastiere) si spingono costantemente alla ricerca di una risposta, immergendosi in un viaggio competitivo ai confini della musica praticabile con le proprie dita, ma senza addentrarsi nella programmazione premeditata. I pezzi che compongono Avesom (ultimo LP del trio) mantengono salda la loro identità dinamica, assemblata dagli impulsi creativi di tre menti e background differenti. Un processo in cui la logica viene messa in costante discussione da una mutevole e frenetica spinta al cambiamento costante, mentre lo scorrere dei brani resta orecchiabile, pensato per una fruizione immediata. Una linea ritmica incrocia frammenti di melodia sintetizzata, mentre intorno si accendono led intermittenti che trafiggono il buio. Le pulsazioni dei bassi spostano l’aria. L’orecchio non riesce subito a classificare ciò che sta ricevendo, così come gli occhi non possono vedere fino in fondo. I sensi sono miscelati ed hanno un’unica capacità ricettiva: il corpo rimane in balia di ciò che è attorno, come bendato, con il battito cardiaco in accelerazione e la pelle in sudorazione, nell’attesa dell’estasi.
http://www.symbioticcube.com/product/torakiki-avesom/
https://soundcloud.com/torakiki_band/sets/avesom/s-uzSp2

- Esposizione artistica con lavori di Marco Modafferi:

ANIMALS VS GODS

Marco Modafferi nasce a Reggio Calabria, dove inizia il suo percorso artistico studiando presso l'istituto d'arte “Frangipane”.
Contemporaneamente fonda il gruppo d'arte "I Banalisti"; questo periodo sarà altamente formativo per la sua poetica artistica caratterizzata da un’estetica prevalentemente cruda che sarà l’elemento ricorrente in tutto il suo lavoro .
Dietro il concetto di “banale” si nasconde la necesità di rappresentare una società nei suoi aspetti più veri e crudi.
Nelle opere di Marco Modafferi è palese la denuncia contro tutto ciò che è abituale, definito “banale” agli occhi di una società disattenta e prevenuta verso quelle dinamiche correlate alle diversità, il piu delle volte truccate da pungenti e riluttanti maschere.
È’ una vera e propria contestazione la sua, verso quegli attegiamenti sociali che celano il piu delle volte una manifesta natura cruenta dietro atteggiamenti di falsa morale.
Nel suo lavoro “l’ipocrisa” è l’ elemento descrittivo di quella stessa comunità che fa fatica a tenere a bada la sua parte piu istintiva, spietata e perversa.
In tutto cio, come si può intravedere nei suoi lavori, è il sesso la parte piu sapiente dell’uomo, l’unico elemento capace di metterci in contatto con la parte piu intima di noi stessi, dove il “carnale” è l’elemento essenziale e caratterizzante del nostro modo d’essere uomini e da cui nessuno di noi puo scappare o nascondersi.Tutto ciò si risolve quando all’ombra dei frammenti piu reconditi di questo essere “bestie/uomini” viene a galla l’atto sessuale, tassello indispensabile per rintracciare quel filo conduttore capace di mettere in relazione la nostra corporeità con la parte piu trascendente di noi stessi. In quest lavori l’artista evidenzia, azzittendo e denudando al contempo, le visioni stereotipate di una società bigotta; così egli si interroga e ci interroga sulla nostra profonda natura, condita di una naturale bestialità che nella maggior parte dei casi viene repressa dall’ etica lacerante che la nostra società ci impone.
Conseguito il diploma si trasferisce successivamente a Bologna per studiare cinema al DAMS dove continua a coltivare insieme al nuovo interesse per il cinema la passione per la pittura e l'illustrazione.
Si laurea nel 2008 e comincia a lavorare nel reparto regia su diversi set nazionali ed internazionali producendo al contempo svariate opere personali tra documentari, cortometraggi, videoclip e videoarte.Tutt'ora lavora come regista e sceneggiatore maturando la sua rinnovata produzione di disegni illustrazioni e dipinti digitali.
Testo a cura di David C. Sorrenti.

limacontatto@gmail.com (Marco Modafferi)
art.tra.rat@gmail.com (David C. Sorrenti)


- Nuove uscite in vinile nell'area Mint Sound


Music, pop corn, &...

info@mintsound.org
http://mintsound.org/
http://studiosoundlab.com/



Pippi Dimonte 5et
"Hieronymus"

Pippi Dimonte – double bass

Marco Vecchio sax
Simone Salvinitrumpet
Alessandro De Lorenziguitar
Nicola Benettidrums


Neukölln


mercoledì 13 aprile 2016








Giovedì 7 Aprile 2016


LOCAL CONTAMINATION N° 3
VINYL SET
Lizard
Enrico Sandron alias Lizard: junglist, breakbeat lover.
Totalmente immerso nelle sonorità liquidfunk e drum and bass prettamente old school. Influenzato da artisti come Fabio, Ltj Bukem, Peshay, Dillinja e da label come Creative Source, Moving Shadow, Reinforced e dalla "golden age" a cavallo tra il '94 e il '97.

h 22:00
- Live:
PAOLO IOCCA - SPIRE
Deconstruendo la propria precedente carriera musicale, Paolo Iocca (nato a Napoli ma da anni stabilitosi a Bologna) inizia ad esplorare la musica elettronica come producer nel 2012, al termine di un decennio come leader di band post-rock di culto come i Franklin Delano e i Blake/e/e/e.
Dopo la brevissima parentesi solista Boxeur The Coeur, con all'attivo un album per Trovarobato nel 2012 e un'intensa attività live (compresa la presenza al Primavera Sound Festival dello stesso anno), il musicista si chiude nel suo nuovo studio per dedicarsi a tempo pieno a focalizzare un suo nuovo stile.
Debutta all'inizio del 2015 col moniker Spire e un Ep dal titolo "Healing Loops", recepito con curiosità e attenzione dalla critica sia in Italia che all'estero. Il disco esce in formato digitale per Random Numbers, label da lui fondata insieme agli amici White Raven, BXP e Marco Unzip.
Alla fine del 2015 una nuova traccia - "Hedone" - esce all'interno di una compilation in CD per la label londinese Urban Distortions. All'inizio del 2016 escono in free download alcune nuove tracce a nome Paolo Iocca, tra cui un remix di Soft Spot (Ofeliadorme). E' in uscita anche un remix di di "Stormi" (Iosonouncane), ed è in preparazione un'uscita più consistente di nuovo materiale.
https://soundcloud.com/spirem

- Esposizione artistica con lavori di GABRIELE BENEFICO art:
Benvenuti nel magico e meraviglioso mondo onirico di Gabriele Benefico, giovane artista e illustratore tarantino, dal tratto e dal talento inconfondibile. Nellla sua visionaria ricerca il suo sguardo prende le mosse dalle rappresentazioni futuristiche di Moebius e della ricerca formalistica di Andrea Pazienza dai quali rimane estremamente folgorato, come egli stesso afferma.
Le sue opere ci calano in una realtà estremamente fantastica e metafisica, magica e surreale, dove tutto è sospeso immobile e senza tempo. Le scene che Benefico rappresenta sono popolate da strani esseri dall’animo rassicurante e pacifico: tali protagonisti sono il risultato di una briosa e ibrida combinazione, che in taluni casi sconfina con il paradossale.
Egli ci propone in questi frame una storia di cui solo percettivamente si intuisce la trama, che si completa e si costruisce intimamente in base all’esperienza e alla fantasia di ogni individuo che le osserva..

- Nuova uscite in vinile nell'area Mint Sound

Music, pop corn, &...

martedì 22 marzo 2016

LOCAL CONTAMINATION N° 2

h 22:00

Live performance:
Francesco Tabanelli Alias Tabache presenta il suo album “Searching a Total State”, in uscita sulla neonata etichetta Timeless Records.

Il disco è stato composto con campioni presi da concerti di musica classica, i quali diventati irriconoscibili, vanno a formare strati Ambient che si evolvono in Techno distorta, con intermezzi che passano dal tribale al Noise. Tabache ha cercato di rappresentare i più alti stati d'animo dell'essere umano e i più bassi inquinati dall'ego.

In apertura e post performance

- Vinyl set: Wormhole

- Esposizione fotografica con lavori di Daniela Ciamarra:

  Lunar Park #1 2011 h. 18:00

Il lavoro riprende una concezione contemplativa dello strumento fotografico,  ripercorrendo la strada tracciata in particolare dai coniugi Becher e dai loro allievi del corso di fotografia  dell'Accademia di Dusseldorf tra gli anni settanta e ottanta, quali Thomas Ruff, Thomas Struth e  Candida Hofer.
I soggetti di Lunar Park sembrano essere delle presenze fantasmatiche che mettono in  dubbio la  loro stessa esistenza nella realtà.
Nella modernità le immagini hanno sostituito la realtà stessa attraverso la sua rappresentazione in forma di spettacolo, Lunar Park è quindi il luogo dove regna il simulacro. Le giostre sono quindi degli schermi che attirano lo spettatore e lo inglobano in uno spettacolo psichedelico, in una dimensione di pura apparenza dietro la quale non si nasconde niente se non il vuoto.
Con LUNAR PARK #1 Daniela Ciamarra si è aggiudica il primo premio Iceberg nel 2011. 

       


http://mintsound.org/
http://studiosoundlab.com/

Tessera associativa Studio SoundLab anno 2016: 3€

giovedì 11 febbraio 2016


Gian Marco Basta: "Secondo Basta" Da oggi disponibile nei principali Digital Store



Secondo Basta: dodici canzoni tragicomiche” è il secondo album del cantautore bolognese Gian Marco Basta, in uscita l’8 gennaio per FonoFabrique. Dodici canzoni che raccontano con leggerezza e ironia il “dilemma” del rapporto tra uomo e donna, ma anche quello dell’avidità, della depressione, della mania per il gioco d’azzardo e dell’ambiguità sessuale, il tutto con lo stile unico del “cantattore” bolognese, che attinge nella sua opera tanto dal cantautorato italiano quanto dalla scuola del teatro-canzone. 


"Secondo Basta" è disponibile ai seguenti link: 
  

martedì 2 febbraio 2016

"Hieronymus" di Pippi Dimonte 5tet

  
                                                                              

Associazione StudioSoundLab & FonoFabrique


presentano

"Hieronymus" di Pippi Dimonte 5tet

Il Pippi Dimonte 5tet è il nuovo project-ensemble del contrabbassista Pippi Dimonte, classe '91. Hieronymus è il manifesto del progetto, e racchiude in sè sonorità latin, funk e jazz capaci di sconfinare nell’ambient passando dal modern jazz. L'album è composto da un ampio repertorio di soli brani originali, interamente scritti e arrangiati dal musicista stesso. Hieronymus resta un viaggio musicale in cui si alternano dinamiche morbide e al contempo esasperate. È possibile preordinare l'album qui ed uscirà il 4 febbraio per FonoFabrique, l'etichetta dello StudioSoundLab.

                             Scopri di più su FonoFabrique




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sabato 9 gennaio 2016

In uscita per FonoFabrique il nuovo album di Gian Marco Basta "Secondo Basta", 
            co-prodotto dall' Ass.ne Studio SoundLab di Bologna. Leggi la recensione su Rockerilla